Saturday, October 07, 2006

Cura


Lei irrompe nel corridoio saltellando su una gamba sola tenendo entrambe le mani sull'altra all'altezza del ginocchio postura che le causa un'andatura ondivaga riallineata e parzialmente assettata dalle pareti del corridoio che limitano le oscillazioni incerte del procedere.
Ahiachedolorepor...(incespica contro la parete)...camiseriaaachemmaleeemipr...(incespica ancora)...endidelghiacciooo?...
Corro in cucina apro lo sportello del freezer che oppone una resistenza sottovuoto di gelo che pressurizza e incolla la gomma della guarnizione. Rovescio cubetti di ghiaccio in un canovaccio con colpi secchi e veloci, avvoltolo e stringo forte mentre mi precipito in salotto dove lei è scomposta su una poltrona e cerca di avvicinarsi maldestramente il tavolino per poggiare la gamba. L'operazione è complicata perché il tavolino è pesante e il ginocchio pulsa se la pelle si piega. La sua mano sinistra copre ancora la parte offesa.
Com'èsuccessostaibene? mi ascolto chiederle. Niente, mi risponde -cavolisefammaaalee...sthsssss... si avvicina il canovaccio scricchiolante di ghiaccio e più questo copre il ginocchio più lei scosta la mano. Nientesonocaduta. Da dove?Come? Mentre aspetto la risposta torno in cucina -posso ancora sentirla- e riempio un bicchiere d'acqua facendone scorrere abbondantemente più della capacità perché sia fresca e -stavoprovandoasistemarelalucefuori- tieni, bevi mi ascolto dirle mentre la interrompo e avvicino il bicchiere alle sue mani alla sua bocca contratta che parla sthsssss...
Lasciami dare un'occhiata, vuoi? Vediamo cosa hai. Forse è il caso di andare al prontosoccorso, forse magari basta un po' di cicatrizzante. Lasciami dare un'occhiata, vuoi?
Nonono, aspetta. Aiutamiasistemareiltavolino. Prendiuncuscino? Avvicino il tavolino le tolgo la scarpa la sfilo piano perché non ci siano torsioni movimenti bruschi nervi che tirano muscoli ipersensibilizzati dalla caduta sollecitati e metto il cuscino sotto all'altezza del polpaccio. Penso per un attimo -che scemo- penso che belli i suoi polpacci che belli. Va bene così? Mi ascolto chiederle. Stringe gli occhi e accenna un sorriso sofferto benissimo, grazie. Adesso però, le dico, adesso vediamo che succede lì sotto vediamo?
Lei scopre il ginocchio lentissimamente e a ogni piccola porzione di pelle che si svela io immagino di vederla più rossa, già blu per il livido, contusa, ferita, vivida di carne o pelle sollevata, un'abrasione, un graffio. Lei scopre il ginocchio lentissimamente e sotto svela lentissimamente svela un ginocchio perfettamente sano appena più chiaro per il ghiaccio che ha rallentato la circolazione ma decisamente illeso privo di ogni traccia di caduta e più ancora di urti, tagli o ferite.
Mipiacequandotiprendicuradime.
Il ghiaccio sciolto sgocciola attraverso il canovaccio sul ginocchio perfettamente sano e sul polpaccio -che scemo- penso che belli i suoi polpacci.

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