Wednesday, May 16, 2012

A sua Immagine e Somiglianza (soprattutto Somiglianza)


Dunque.
Facciamo un po' di ordine
qui.
Che è 'sto casino?
Ordine, ci vuole.
Cominciamo con l'allineare
le matite sulla scrivania
come Fox Mulder
eventualmente per poi
conficcarle perpendicolari
al pavimento, nel soffitto.
Allineare tutto.
Le luci dei lampioni:
mettersi in asse
per vederle scomparire
in un'unico sfogo
di vapore di mercurio.
Allineare pure le luci
sui comodini
negli appartamenti
che si tengono tutto dentro
fino all'alba
al riparo dalle strade
e di chi svuota i cassonetti
in anticipo.
E - a proposito di strade -
ricalibrare tutta la segnaletica
srotolare le rotatorie
combaciare i bivi
incroci in bolla
più dritti del dritto.
Riepilogare alfabeticamente
tutte le disgrazie e le gioie
chiamarle all'appello
segnare presenze
e assenze
preoccuparsi della giustificazione
solo se la firma è falsificata.
Ordinare i libri
per altezza
colore
editore
titolo
autore
ordinarli per prefazione
per postfazione
per consunzione
e numero di orecchie fatte alle pagine.
Elencare i propri difetti
schedare i pregi
chiudergli contro i cassetti
di un classificatore pesantissimo
con quel suono irresistibile
delle rotelle nelle guide.
Fare ordine, mettere tutto al suo posto
- gradatamente -
come si dovesse andar via
partire, traslocare
via.
Perché se il mondo
è a sua immagine
e - soprattutto - somiglianza,
se il mondo le assomiglia
tutto il resto che è stato non c'entra
tutto il resto che è stato va capitalizzato
ordinato e poi, semmai, utilizzato.
Tutto va riallineato,
come i pianeti nel giorno
in cui decidono che le orbite
servono a gravitare vicini
sballottati nel mistero cosmico.
Poiché
se pure tutto il resto
giustifica teoreticamente
la sua presenza
il mondo incorniciato in finestra
ve lo dico io, serve a poco
ci si fa poco col mondo
(viaggiatori e astronauti
siete avvisati)
se tutto quel casino là fuori
non è a sua immagine
e - soprattutto - somiglianza.

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